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Cartaceo
ff. 22, bianchi i ff. 19v-22v. Cartulazione sec. XIX-XX a penna nell’angolo superiore destro; presente altra numerazione 68-89 nel margine inferiore destro, di poco precedente all’altra, che permette di accertare l’asportazione moderna di 67 carte in principio. Fasc. 1 (22); in-4°. Mm. 199 × 143 = 27 [151] 22 × 28 [93] 22 (f. 13r); rigatura a colore, rr. 2 / ll. 33.
Un’unica mano in due scritture: littera textualis semplificata con elementi della bastarda (ff. 1r-17v); bastarda di tipo notarile (ff. 18r-19r).
Spazi riservati: lettere guida per iniziali non tracciate a f. 2r (I, Aen. X 1), f. 3r (O, Aen. X 163), f. 7r (L, Aen. XI 1), f. 15v (I, Aen. XII 614).
Legatura di riuso (sec. XVII-XVIII?) in pergamena floscia. La compagine non è cucita alla legatura e il fascicolo è raccolto slegato nella coperta come in una cartella.
Possessori: Bernardo di Iacopo Moronti da san Gimignano (sec. XV med., a f. 17v: «per signum una crux in fine posui. † . Iste liber est mei Bernardi Iachobi de Morontis Sancti Geminiani. Amen»); acquistato da Arrigo Castellani presso la libreria antiquaria Giovanni Valleri di Firenze il 30 dicembre 1981 (sul contropiatto anteriore, di mano di Arrigo Castellani, nota a lapis «30/12/1981 / A.C. / (Valleri, r04)»). Donato da Leonardo Castellani alla Biblioteca dell’Accademia della Crusca il 20 maggio 2016. Segnatura Castellani: Mss. 4.