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f. 1r. «Dante Alighieri / nell’edizione de’ Giunti 1527» <br />f. 3r. «Nell’edizione della Bella mano» <br />f. 3r. «Raccolta Allacci» <br />f. 3r. «ne’ fogli volanti a 90» <br />f. 3r. «Crescimbeni Istoria p. 18»
f. 35r. «Indice delle Rime di Dante Alighieri copiate»
f. 55r. «‹Rime› Sonetti e Canzoni di Dante Alighieri»
f. 131r. «Giunta di Rime inedite di Dante. Sonetti»
f. 145r. «Giunta di Rime inedite di Dante. Canzoni»
Cartaceo
ff. I, 158, I’; bianchi i ff. 14r, 16v-17r, 19v, 27v-28r, 31v-34v, 42v, 50v, 51v, 54v, 123v, 129r-130v, 138v-144v, 154v-158v. Cartulazione recente a lapis nell’angolo inferiore destro: presente cartulazione coeva al testo a penna nell’angolo superiore destro, in cifre arabe 1-76 nella sezione dei ff. 55-130 e in cifre romane I-XXVIII nella sezione dei ff. 131-158. <br />Il codice è risultato dell’aggregazione di materiali codicologicamente disomogenei. Per agevolare la descrizione ci si riferisce di seguito a quattro sezioni: I (ff. 1-34), II (ff. 35-54), III (55-130), IV (131-158). <br />Fasc. Sez. I: 1-3(4), 4(8), 5(14); richiami orizzontali nell’angolo inferiore destro alla fine dei fascc. 1-2. Sez. II: 1(20). Sez. III: 1-5(14), 6(6); richiami orizzontali nell’angolo inferiore destro dell’ultimo foglio; fascicoli numerati 1-6 nell’angolo superiore sinistro del primo foglio. Sez. IV: 1-2(14); la numerazione prosegue quella della sez. III con le cifre 7-8, ma aggiunte da altra mano. <br />Mm. 167 × 241 (f. 5: ff. 1-34); mm. 175 × 235 (f. 38: ff. 35-54); mm. 215 × 283 (f. 87: ff. 55-158).
Due mani principali: mano A (ff. 1r-3r, 13r-22v, 24rv, 26rv, 29rv, 31r); mano B (ff. 3v-13r, 23rv, 25rv, 27r, 28v, 30rv, 35r-153r). Agg. recenziori di alcuni testi di mano C (sec. XIX, testi agg. a ff. 138r, 153v-154r). <br />Integrazioni, varianti e postille delle mani A, B, C e di altre.
Legatura del sec. XIX in quarto di pergamena con quadranti di cartone ricoperti di carta marmorizzata e punte in pergamena; piatti sagomati; a inchiostro di mano del sec. XIX, sul dorso, il titolo: «MS. Dante Rime».
Raccolta di Rime dantesche di diverse provenienze, attinte alle stampe allora disponibili, e talvolta da testi a penna: cita esplicitamente le fonti da cui un componimento è di volta in volta prelevato, con varianti da altri codici. Fra le fonti da cui le Rime sono tratte o con cui sono collazionate, primariamente la ‘Giuntina di Rime Antiche’, dunque un ‘codice Redi’ (Laur. Redi 184), un ‘codice Martini’ le cui lezioni corrispondono a Naz. Nuovi Acquisti 1049, un ‘codice Biscioni’ (Laur. XC inf. 37), diversi ‘codici Riccardi’, uno ‘Zibaldone’ (Riccardiano 1050), uno intitolato «Favole di Esopo» (Riccardiano 1088), uno intitolato «Rime di diversi» (Riccardiano 1091), un codice trascritto da Pier del Nero (Riccardiano 2846), un ‘codice Ricasoli’ (un non identificato derivato della Raccolta Bartoliniana). <br />Possessori: Francesco Moucke (1700-1758); Alessandro Mortara (m. 1855); da lui donato all’Accademia della Crusca il 25 novembre 1851 insieme al ms. 20. <br />Segnatura precedente: Libri rari 1/20.