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f. 2r. «Trattato sopra le Commedie / Capitolo primo. / Interessi che ebbero gli uomini di giustificare la Commedia; mezzo del quale si servirono per questo fine» <br />f. 2r. inc. « Non vi è stato quasi altro secolo, se non questo, nel quale si sia intrapreso di giustificar la Comedia» <br />f. 12r. expl. «in quel che debbe essere l’oggetto della nostra aversione, e del nostro orrore»
Cartaceo
ff. 12; bianchi i ff. 1v, 12v. Cartulazione recente a lapis nell’angolo superiore destro. <br />Fasc. 1(12). <br />Mm. 344 × 226 (f. 2r). Una divisione verticale dello specchio di scrittura è ottenuta tramite doppia piegatura del foglio: delle quattro colonne risultanti, è sempre lasciata bianca quella sinistra sia del recto che del verso, in funzione di margine.
Una mano, autografa di Tommaso Buonaventuri.
Legatura cartacea con titolo «Trattato sopra le Commedie tradotto dal franzese»; la cucitura si è logorata e la compagine è sfascicolata.
A f. 1r è il titolo «Trattato sopra le Commedie tradotto dal franzese. Di Tommaso Buonaventuri scritto di proprio pugno», seguito dalla segnatura «8». <br />Testimone della traduzione di Tommaso Buonaventuri l’Aspro (1675-1731) del Traité de la Comédie del filosofo Pierre Nicole (1625-1695), di cui esistono due diverse redazioni, l’edizione a stampa del 1667 e quella del 1675, cui si aggiunge il ms. Paris, Bibliothèque de l’Arsenal, 5425, testimone unico di una circolazione manoscritta anteriore alla prima stampa: fra queste, il presente testo mostra di tradurre la redazione del ’75. <br />Già in Accademia della Crusca nel 1886, per provenienza ignota.