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f. 1r. «Laberinto d’Amore di Messer Giovanni Boccaccio, altrimenti il Corbaccio. Tratto dall’Edizione Giuntiniana del 1525 e riscontrata (sic) con due ottimi testi a penna» <br />f. 2r. «Invettiva di Messer Giovanni Boccaccio contra una malvagia donna, detto Laberinto d’Amore, et altrimenti il Corbaccio» <br />f. 2r. inc. «Qualunque persona tacendo i beneficii ricevuti nasconde» <br />f. 52r. expl. «tosto, a pugnerla, non temendo, le si farà incontro» <br />f. 52r. «Finito il libro detto il Laberinto d’Amore composto per messer Giovanni Boccaccio poeta fiorentino»
f. 54r. «Epistola confortatoria di Messer Giovanni Boccaccio mandata a Messer Pino de’ Rossi» <br />f. 54r. inc. «Io estimo messer Pino, che sia non solamente utile, ma necessario l’aspettare» <br />f. 73r. expl. «Et sanza più dire priego Idio che consoli voi, et loro» <br />f. 73r. «Il fine dell’Epistola di Messer Giovanni Boccaccio a Pino de’ Rossi»
Cartaceo
ff. I, 73, I’; bianchi i ff. 1v, 52v-53v e 73v. Cartulazione recente a lapis nell’angolo inferiore destro; presente paginazione a penna coeva al testo nell’angolo superiore esterno che computa indipendentemente le due sezioni: da f. 2r a f. 52r (numm. 5-105), e da f. 54r a f. 73r (numm. 1-39). <br />Fasc. 1(10-1), 2-5(10), 6(4), 7-8(10): il fasc. 1 è un quinterno privo del primo foglio, bianco; richiami orizzontali nel margine inferiore destro di ogni facciata. La seconda sezione, fascc. 7-8, è stata scritta anteriormente alla prima, fascc. 1-6, come risulta dalle datazioni apposte. <br />Mm. 160 × 110 (f. 32r).
Una mano, che si sottoscrive tre volte nel corso del volume, e il cui nome è stato tutte e tre le volte obliterato: f. 1r, «Cominciato a scrivere da me [...] questo dì 20 Agosto 1817. Ad maiorem Dei gloriam Fe. In.»; f. 52r, «Finito di scrivere questo d[ì] 13 Ottobre 1817 in Lunedì. Da [...]. Ad maiorem dei Gloriam fe. fi.»; f. 73r, «Scritta da me [...] questo dì 18 Agosto 1817, e cominciata ai dì 6 Agosto 1817. Ad maiorem Dei Gloriam Amen». <br />Correzioni marginali a lapis di mano del sec. XX, concentrate a ff. 1r, 2r-3r, 52r, 54r.
Legatura coeva al testo in quarto di pergamena con quadranti di cartone coperti di carta marmorizzata; sul dorso a inchiostro è il titolo «Boccacci il Corbaccio e l’Epistola al Rossi. M.S.».
Il titolo a f. 1r dichiara il testo copiato dall’edizione Laberinto d’amore di m. Giovanni Boccaccio con una epistola a messer Pino de Rossi confortatoria del medesimo autore, Firenze, Giunti, 1525, collazionata con due imprecisati esemplari manoscritti. <br />Già in Accademia della Crusca negli anni Venti del Novecento, per provenienza ignota. <br />Segnatura precedente: Libri rari 2/4