Numerazione, fascicolazione e disposizione del testo: ff. 22, bianchi i ff. 19v-22v. Cartulazione sec. XIX-XX a penna nell’angolo superiore destro; presente altra numerazione 68-89 nel margine inferiore destro, di poco precedente all’altra, che permette di accertare l’asportazione moderna di 67 carte in principio.
Fasc. 1(22); in-4°.
Mm. 199 × 143 = 27 [151] 22 × 28 [93] 22 (f. 13r); rigatura a colore, rr. 2 / ll. 33.
Decorazione: Spazi riservati: lettere guida per iniziali non tracciate a f. 2r (I, Aen. X 1), f. 3r (O, Aen. X 163), f. 7r (L, Aen. XI 1), f. 15v (I, Aen. XII 614).
Scrittura e mani: Un’unica mano in due scritture: littera textualis semplificata con elementi della bastarda (ff. 1r-17v); bastarda di tipo notarile (ff. 18r-19r).
Rare postille.
Legatura: Legatura di riuso (sec. XVII-XVIII?) in pergamena floscia. La compagine non è cucita alla legatura e il fascicolo è raccolto slegato nella coperta come in una cartella.
Scheda redatta da: Tommaso Salvatore
Autore: Publio Virgilio Marone; Anastasio, frate; Andrea Lancia
Titolo: Riduzione in prosa dell’Eneide, volgariz. di Andrea Lancia
(acefalo)
f. 1r. inc. «e pensò grande parte del muro divellere» (acefalo)
f. 17v. expl. «la vita con gemito fugge indegnata per l’ombre»
f. 17v. «Explicit liber Vergilii Eneydes. Amen. Qui scripsit hunc librum cito vadat in paradisum»
Autore: Gregorio I, papa
Titolo: Dialogi
(estratti)
f. 18r. inc. «Quid miraris, Petre, quia fallimur»
f. 18v. expl. «David quoque ait: in seculum misericordia eius. Idem ait in quarto»
Autore: Gregorio I, papa
Titolo: Moralia in Job
(estratti)
f. 19r. «Gregorius»
f. 19r. inc. «Job interpretatur dolens. Quo nimirum dolorem»
f. 19r. expl. «Timens deum et recedens a malo»
Storia: Possessori: Bernardo di Iacopo Moronti da san Gimignano (sec. XV med., a f. 17v: «per signum una crux in fine posui. † . Iste liber est mei Bernardi Iachobi de Morontis Sancti Geminiani. Amen»); acquistato da Arrigo Castellani presso la libreria antiquaria Giovanni Valleri di Firenze il 30 dicembre 1981 (sul contropiatto anteriore, di mano di Arrigo Castellani, nota a lapis «30/12/1981 / A.C. / (Valleri, r04)»). Donato dagli eredi Castellani all’Accademia della Crusca il 20 maggio 2016.
Segnatura Castellani: Mss. 4.