Il Fondo Biagi
Il Fondo Biagi è stato donato all’Accademia dagli eredi nel 2021.
Agostino Biagi (1882-1957) fu frate francescano e missionario in Cina ai primi del Novecento; tornato in Italia uscì dall’ordine per divenire pastore evangelico e si dedicò all’insegnamento del cinese e di altre lingue in diverse scuole d’Italia. Biagi dedicò buona parte della sua vita alla straordinaria traduzione della Divina Commedia, tornata alla luce tra le carte di famiglia della pronipote Mara Carocci.
Il fondo è costituito dalle seguenti opere di mano di Biagi: sette quaderni manoscritti contenenti più v in cinese della Divina Commedia nei tre metri classici della poesia cinese, quaternari, quinari, e settenari; una grammatica del cinese in italiano e abbozzi di dizionari cinese-italiano; traduzioni di inni sacri in cinese; traduzioni dattilografate dal cinese all’italiano di alcuni classici della letteratura e del pensiero cinese antico, che includono una selezione di cinquantuno componimenti tratti dal Classico della poesia (诗经 Shijing), le traduzioni integrali del Mencio (孟子 Mengzi), della Grande scienza (大学 Daxue), del Giusto mezzo (中庸 Zhongyong) e del Zhuangzi (庄子 Zhuangzi), e, infine, la traduzione dei primi tre capitoli di uno dei classici della narrativa di epoca imperiale, le Memorie del viaggio a Occidente (西游记 Xi you ji), redatto nel tardo periodo Ming (XIV-XVII d.C.); cinque quaderni manoscritti contenenti fedeli trascrizioni in caratteri cinesi di classici confuciani, taoisti e della letteratura antica, nonché studi sulla metrica classica e di diversi stili letterari; lettere e carte varie. Inoltre contiene opere a stampa di autori vari in cinese e altre lingue: volumi cinesi di storia, filosofia, morale, religione, lingua e letteratura cinese, pubblicazioni per lo più curate dai principali esponenti ed editori legati al Movimento di nuova cultura (新文化运动 Xin wenhua yundong) e tra i più influenti intellettuali della Cina repubblicana degli anni Dieci e Venti; volumi in altre lingue su filosofia, diritto e letteratura cinese. Nella sua unitarietà la biblioteca attesta la varietà e la continuità degli interessi di Biagi per la lingua e la cultura cinese e per la diffusione in essa di quella italiana.
Il Fondo Biagi, che deve essere ancora inventariato e catalogato, costituirà il secondo fondo personale nella banca dati dei manoscritti posseduti dalla Biblioteca insieme al Fondo Castellani. Al primo quaderno, già digitalizzato (Ms Biagi 1), si aggiungeranno le riproduzioni degli altri manoscritti.