Numerazione, fascicolazione e disposizione del testo: ff. I, 62, I’; bianchi i ff. 16v, 60v, 61v-62v. Cartulazione sec. XX a lapis al centro del margine superiore; presente cartulazione originaria a inchiostro nell’angolo superiore destro, forse della stessa mano del copista, che permette di accertare che i fascicoli fossero stati assemblati in ordine non corretto: fasc. 3 (nn. 1-16), fasc. 2 (nn. 17-32), fasc. 4 (nn. 33-46), fasc. 1 (nn. 47-62).
Fasc. 1-3(16), 4(14); richiami orizzontali ornati al centro del margine inferiore a f. 32v e 48v; in-folio.
Mm. 310 × 234 = 58 [181] 71 × 65 / 8 [94] 8 / 59; rigatura a colore, rr. 2 / ll. 38 (f. 50r).
Decorazione: Iniziali fesse in rosso (2-3 rr.), piè di mosca rossi; stemma obliterato a f. 1r e f. 17r; disegno a piena pagina di labirinto («Laberinto di amore») a f. 61r.
Scrittura e mani: Una mano in scrittura bastarda su base mercantesca.
Commento marginale di mano del copista: trascritte nelle due colonne laterali, fra l’estremo margine e la rettrice del colonnino (raramente si estendono ai margini superiore e inferiore), le glosse rimandano al testo tramite marcatori alfabetici e numerici.
Legatura: Legatura del sec. XIX di tipo imitativo in pelle su assi di legno, con decorazione di motivi geometrici a secco su ambo i piatti; dorso con quattro nervature: nel secondo compartimento in oro il titolo «Ovidio del rimedio d’amore. la pulce. dell’arte d’amare» e negli altri fregi a secco; due fermagli di pelle con graffa metallica lungo il taglio anteriore; labbri smussati; titolo sul taglio di testa «remedi d’amore».
Scheda redatta da: Tommaso Salvatore
Autore: Publio Ovidio Nasone
Titolo: Libro de’ remedii, volgariz., con commento
f. 1r. «Qui si comincia il libro d’Ovidio Publio Nasone solmonese de’ remedi chontro all’amore»
f. 1r. inc. «Lo Amore Chupido, il filgluolo di Venere, avea letto il titolo e ’l nome di questo libricetto»
f. 15r. expl. «voi che siete sanichati per la mia sciença, voi huomini e voi femmine»
f. 1r. inc. commento: «Ovidio, avendo proposto di chonponere questo suo libro de’ remedii»
f. 14v. expl. commento: «h. ponti exemplo»
f. 15r. «Finito liber de Ovidio Publio Nasone solmonese de’ rimedii amandi»
Autore: ps. Ovidio
Titolo: La pulce, volgariz.
f. 15v. «Qui si comincia il libro d’Ovidio Publio Nasone solmonese il quale si chiama Ovidio, De pulice»
f. 15v. inc. «O picchola pulce e amara inchrescenza, nemicha delle tenere fanciulle»
f. 16r. expl. «e che già alchuna chosa maggiormente volesse che a•mme essere chonpangna»
Autore: Publio Ovidio Nasone
Titolo: Libro dell’arte d’amare, volgariz., con commento
f. 17r. «Questo è il prolagho del volghariççatore del libro dell’arte amandi»
f. 17r. inc. prologo «Se a voi giovani diletta d’inprendere la dottrina d’incendere e nutrichare»
f. 18r. inc. «Se alchuno in questo popolo non à conosciuta o saputa l’arte dell’amore»
f. 60r. expl. «la quale incomincia quivi alla lettera grossa, infino a questo luogho e cetera»
f. 17r. inc. commento: «Il movimento di questo Ovidio fu a conponere questo libro»
f. 59r. expl. commento: «da tenere nello andare all’amante. Publio in questo modo agroppa»
f. 60r. «Finito è il testo d’Ovidio Publio Nasone solmonese De arte amandi, forse alquanto chorretto per me che•lle chiosette puosi, e•lla chiosa non chredo perfettamente; anche un altro fallo, cioè ch’è brievemente; però ch’alcuna volta molto stendere la materia fa fastidio, bastisi potere chonprendere per la chiosa ciò ch’ella senpre intente. Venus sia favorevole al poeta e•nnoi non abbandoni».
Storia: Possessori: Piero de’ Bardi (1564-1643, vd. oltre per questo passaggio non direttamente accertabile); famigia Bardi-Serzelli (etichetta ex-libris sul contropiatto anteriore con stemma a cinque fusi accollati posti in banda, con cimiero di castello e corona comitale; segnatura a penna VII.1.15); prestato dal conte Ferdinando Bardi-Serzelli (1823-1893) all’Accademia della Crusca il 18 febbraio 1876 e in quell’occasione ricopiato da Ariodante Le Brun nell’attuale ms. 45; legato dal conte Alberto Bardi-Serzelli (1866-1954) all’Accademia della Crusca alla sua morte; negletto per alcuni anni e poi ritrovato nell’archivio accademico il 2 maggio 1974.
Bibliografia: Vocabolario degli Accademici della Crusca, Prima impressione, Venezia, Giovanni Alberti, 1612, p. n.n., ad vocem Ovid.Art.Am.; Vocabolario degli Accademici della Crusca, Seconda impressione, Venezia, Iacopo Sarzina, 1623, p. n.n., ad vocem Ovid.Art.Am.; Vocabolario degli Accademici della Crusca, Terza impressione, Firenze, Stamperia dell’Accademia della Crusca, 1691, vol. I, p. 51; Vocabolario degli Accademici della Crusca, Quarta impressione, Firenze, Domenico Maria Manni, 1729-1738, vol. VI, p. 59; Tavola delle abbreviature degli autori da’ quali sono tratti gli esempi citati nel Vocabolario, s.l., s.d. [ma Piatti, Firenze, 1852], p. 132; Tavola delle abbreviature degli autori e dei testi da’ quali sono tratti gli esempi citati nel Vocabolario degli Accademici della Crusca, Firenze, M. Cellini, 1862, pp. 125-126; Vocabolario degli Accademici della Crusca, Quinta impressione, Firenze, Tipografia Galileiana di M. Cellini, 1863, vol. I, pp. lxxiv-lxxv; Egidio Bellorini, Note sulle traduzioni italiane dell’«Ars amatoria» e dei «Remedia amoris» di Ovidio anteriori al Rinascimento, Bergamo, Cattaneo, 1892, passim; Notizie sull’Accademia, «Studi di filologia italiana», XXXII, 1974, pp. 435-437, a p. 435; Vanna Lippi Bigazzi, I volgarizzamenti trecenteschi dell'«Ars amandi» ovidiana, «Studi di filologia italiana», XXXVI, 1978, pp. 157-186, a p. 158 n. 4 e passim; I volgarizzamenti trecenteschi dell’«Ars amandi» e dei «Remedia amoris», edizione critica a cura di Vanna Lippi Bigazzi, Firenze, Accademia della Crusca, 1987, I pp. 27-28, 173-219, 395-406 e passim.