Mss. 117

Ildefonso di S. Luigi, Piano per la nuova compilazione del Vocabolario

Datazione: 1784
Origine: Firenze
Lingua: italiano

Numerazione, fascicolazione e disposizione del testo: ff. II, 14, II’; bianco f. 14rv. Cartulazione a penna coeva al testo nell’angolo superiore destro.
Fasc. 1(10), 2(4). Richiami irregolari a f. 1v, 2r, 2v, 3v, 4r, 6r, 6v.
Mm. 310 × 220 (f. 9r); piegatura verticale a centro pagina che divide il foglio in due colonne, con scrittura sulla sola colonna destra e correzioni su quella sinistra.
Decorazione:
Scrittura e mani: Una mano, autografa di Ildefonso Frediani, che appone il suo nome in calce al testo, a f. 13v: «Io frate Ildefonso Fridiani carmelitano scalzo estensore»
Correzioni e aggiunte marginali e interlineari della stessa mano.
Legatura: Legatura coeva al testo in carta decorata su quadranti in cartoncino: nella parte superiore del piatto anteriore è applicata un’etichetta con titolo «Piano per le nuove aggiunte al Vocabolario del padre Idelfonso Fridiani».

Scheda redatta da: Tommaso Salvatore

1 ff. 1r-13v

Autore: Ildefonso di S. Luigi Gonzaga (Benedetto Liborio Maria Frediani)
Titolo: Piano presentato all’Accademia fiorentina per la nuova compilazione del Vocabolario di lingua toscana
f. 1r. «Idea, ed apparato pe ’l nuovo Vocabolario Toscano. § 1. Disposizioni preliminari»
f. 1r. inc. «Alla vasta, e delicata impresa di una nuova, ed in tutte le sue parti piena»
f. 13v. expl. «ne’ veri, e giusti precetti della legittima ortografia, e pronunzia sincera toscana»

Storia: A f. 13v, fra l’explicit e la subscriptio, gli Accademici Pietro Pierucci (sec. XVIII seconda metà) e Orazio Marrini (1722-1790) hanno apposto di loro mano due note di approvazione del programma: «Io Conte Pietro Pierucci, come uno de’ tre Deputati, approvo il suddetto apparato, ed idea etc., ed in fede manu propria»; «Io Padre Orazio Marrini come uno de’ tre Deputati sono dello stesso sentimento, ed approvo quanto è stato qui sopra scritto, etc.». Il Piano, concepito dopo il confuimento della Crusca nell’Accademia Fiorentina in funzione della prosecuzione dei lavori lessicografici, fu sottoposto dai Deputati al Granduca Pietro Leopoldo e da lui approvato il 21 settembre 1784.
Alla ricostituzione dell’Accademia della Crusca nel 1811, il manoscritto dovette restare presso la Biblioteca Magliabechiana. Consegnato da questa all’Accademia della Crusca, insieme con altri materiali restituiti, il 19 aprile 1856, dapprima conservato nell’Archivio accademico con collocazione IX.5.188, poi passato al fondo Manoscritti con la segnatura attuale.
Bibliografia: Severina Parodi, Quattro secoli di Crusca: 1583-1983, Firenze, Accademia della Crusca, 1983, p. 118n.