Mss. 125

Raccolta d’imprese degli Accademici della Crusca

Datazione: 1684 (datato a f. 1r e 6r), con aggiornamenti successivi.
Origine: Firenze
Lingua: italiano

Numerazione, fascicolazione e disposizione del testo: ff. III, 39, III’; bianchi i ff. 1v, 5rv, e il verso dei fogli da 6 a 39. Cartulazione del sec. XX a lapis nell’angolo superiore destro.
Fascicolatura non accertabile, con fogli incollati secondo rapporti di solidarietà non originari.
Mm. 359 × 252 (f. 11r).
Decorazione: A f. 6r grande illustrazione a penna con emblema del frullone entro uno scudo araldico, sorretto da mascherone con volto leonino e sovrastato da cartiglio con motto «il più bel fior ne coglie»; nell’angolo inferiore destro il disegnatore si sottoscrive come Santi Lulli: «Nell’Accademia della Crusca P. Santi Lulli delineava in Firenze 1684». Con ogni probabilità allo stesso Santi Lulli spettano tutte le illustrazioni del manoscritto, che contiene a ff. 7r-39r i disegni di 132 pale di Accademici della Crusca, con motto e descrizione di ognuna (quattro per facciata per 33 facciate; tracciati i soli contorni della pala, senza illustrazione, per i nn. 49-51 a f. 19r, e gli ultimi due a f. 39r; solo abbozzati, da altra mano, il n. 52 a f. 19r e il n. 130 a f. 39r).
Scrittura e mani: Una mano, con ogni probabilità dello stesso Santi Lulli responsabile delle illustrazioni (vd. infra).
Legatura: Legatura di restauro del sec. XX in pelle su piatti sagomati in cartone; sono di età moderna (sec. XVIII) la coperta dei piatti, con cornice a doppio filetto impressa in oro, e alcuni frammenti sul dorso, con ferri in oro di motivi vegetali. Dorso diviso in otto compartimenti. Labbri con fregi in oro di motivi floreali; taglio dorato. Conservato in un raccoglitore di cartone con legaccio in stoffa lungo il taglio anteriore.

Scheda redatta da: Tommaso Salvatore

1 ff. 2r-4v

Titolo: Indice degli Accademici di cui si illustra l’impresa
f. 2r. «Nomi degli autori delle presenti imprese»

2 ff. 6r-39r

Titolo: Pale degli Accademici della Crusca con illustrazione, descrizione e motto

Storia: Esemplare realizzato nel 1684, con ogni probabilità per l’Accademia della Crusca, aggiornato per breve tempo, poi evidentemente disperso in circostanze ignote. Possessori: Carlo Bologna-Canossa (sec. XIX; suo ex libris sulla controguardia anteriore, raffigurante testa canina con osso); acquistato dall’Accademia della Crusca nel maggio 1903 presso il libraio Ulisse Carboni di Roma.
Segnature precedenti: 8 (stampata entro un’etichetta sulla controguardia anteriore); 7 (a matita rossa, sostituisce la precedente, che è depennata).
Bibliografia: Roberto Paolo Ciardi, Lucia Tongiorgi Tomasi, Le Pale della Crusca. Cultura e simbologia, Firenze, Accademia della Crusca, 1983, pp. 22-29 e passim (siglato C), riproduzione fotografica a pp. 467-511; Raccolta d'imprese degli Accademici della Crusca. mdclxxxiv. (Biblioteca dell’Accademia della Crusca, ms. 125), a cura di Domenico De Martino, Milano, Biblion, 2010, in particolare il contributo di Delia Ragionieri, Il manoscritto, a pp. 15-18.