Mss. 81

Varie scritture appartenenti all’Accademia della Crusca

Materia scrittoria: Cartaceo
Legatura: Legatura del sec. XIX in carta telata su piatti in cartone.
Numerazione, fascicolazione e disposizione del testo: ff. II, 46, I’; bianchi i ff. 6v-7v, 8v, 9v, 10v, 11v, 12v-13r, 14v, 15v, 16v, 17v, 18v, 19v, 22v, 23v, 24v-28r, 41r-46v. Cartulazione recente a lapis nell’angolo superiore destro.

Scheda redatta da: Tommaso Salvatore

Unità: 1

Datazione: sec. XVII ex. - XVIII in.
Origine: Firenze
Numerazione, fascicolazione e disposizione del testo: Cartulazione recente a lapis nell’angolo superiore destro.
Fasc. 1(8) (ff. 1-8).
Mm. 310 × 220 (f. 1r).
Scrittura e mani: Più mani, fra cui quella di Alamanno Salviati a ff. 3r-5r.
Lingua: italiano

1 ff. 1r-2v

Autore: Alamanno Salviati
Titolo: Indirizzo ai reggenti della Generale Adunanza del 1696
f. 1r. inc. «Serenissimo Principe, Sapientissimi Reggenti, fu tale lo scandolo che me, come bene amante del meglio di nostra Accademia, sorprese»
f. 2v. expl. «o che ciò non facendosi, si venga all’elezione di altro Vicesegretario»

2 ff. 3r-6r

Titolo: Leggi dell’Accademia della Crusca dal 1589
(seguono a ff. 5r-6r gli emendamenti del 1591, 1650, 1696-7)
f. 3r. «Leggi dell’Accademia della Crusca riformate l’anno 1589 / Degl’Accademici. Capitolo primo»
f. 3r. inc. «L’Arciconsolo considerate prima le qualità di colui, che chiede essere Accademico»
f. 4v. expl. «ho fatto la presente scrittura questo dì 6 di febraio del 1589 (Inferigno detto mano propria)»
f. 6r. expl. aggiunte «Io Informe Segretario della generale adunanza di mano propria»

Unità: 2

Datazione: sec. XVII ex. - XVIII in.
Origine: Firenze
Numerazione, fascicolazione e disposizione del testo: Cartulazione recente a lapis nell’angolo superiore destro.
Fasc. 2 ff. (ff. 9-10), 1(6-2) (ff. 11-14), 2(12-3) (ff. 15-23), 1 f. (f. 24): fasc. 1 è un sesterno privo del 1° foglio, solidale con f. 14, e del 5°, solidale con f. 11; fasc. 2 è un fascicolo di dodici fogli privo dei fogli 8°-10°, solidali con i ff. 17-19 (ben visibili i talloni). I ff. 10r e 14r sono fogli bianchi al centro dei quali è applicato un foglio di dimensioni inferiori, recante scrittura; i ff. 9r, 11r, 17r, 18r e 19r sono fogli bianchi al cui centro è applicato un bifoglio di dimensioni inferiori, recante scrittura (di seguito si denominano le facciate dei bifogli applicati f. 9r/ar, 9r/av, 9r/br, etc.).
Mm. 305 × 192 (f. 10r), con foglio inquadrato di mm. 210 × 159.
Scrittura e mani: Più mani, fra cui Luigi Rucellai a ff. 12r-13v (lettera autografa); Alamanno Salviati a ff. 9r, 10r, 14r, 17r, Vincenzo da Filicaia a f. 18r, Federigo de’ Ricci a f. 24r (lettera con sola firma autografa).
Lingua: italiano

3 f. 9r/ar-br

Titolo: Elenco di Accademici dell’anno 1701
f. 9r. «Accademici in Firenze 1701»

4 f. 10r

Titolo: Elenco di Accademici da eleggere dell’anno 1703
f. 10r. «Novizzi per proposte. A dì 1 Novembre 1703. Arciconsolato del Informe»

5 f. 11r/ar-br

Titolo: Elenco di Accademici che non hanno esercitato le funzioni di Provveditore
f. 11r. «Lista di quegli che non sono stati Provveditori»

6 ff. 12r

Autore: Luigi Rucellai
Titolo: Lettera ad Alamanno Salviati, s.d. [ma 1703-4]
Incipit:
(indirizzo a f. 13v)
f. 12r. inc. «Il Propagginato s’inchina profondamente all’Informe Dgnissimo Arciconsolo e gli manda il sonetto che deve criticare»
f. 12r. expl. «all’Arciconsolo che unitamente col suo orrevole spianatoio vien umilmente reverito»

7 f. 14r

Titolo: Appunti sullo svolgimento dell’Arciconsolato

8 f. 17r/ar-br

Autore: Alamanno Salviati
Titolo: Critica alla canzone Acque infelici del gran pianto mio di Vincenzo da Filicaja
Incipit: f. 17r/ar. inc. «Strofa prima. Più mi piace ‘aque infelici’ etc. perché mi par principio»
f. 17r/br. expl. «l’ubbidirla può diventar per me meritorio, come gastigo del’inlecita sua pretensione»

9 f. 18r/ar-br

Autore: Vincenzo da Filicaja
Titolo: Risposta alle critiche alla sua canzone
f. 18r/ar. inc. «Martedì a ottobre (?) 22. Or vegga il Signor Abate Illustrissimo se il Filicai da una parte colla dovuta stima»
f. 18r/br. expl. «e corregga le mie correzioni mentre tutto pieno d’obbligazioni la reverisco devotamente»

10 f. 19r

Autore: Anonimo
Titolo: Critica alla canzone Acque infelici del gran pianto mio di Vincenzo da Filicaja
(minuta)
f. 19r/ar. inc. «“E quella che non cape alta fatica / nel mio pensiero il dica”. Parmi che non venga abbastanza spiegato quale sia quell’ardua fatica»
f. 19r/av. expl. «e non permetteranno che ritornino a riflettersi sul primo, onde non l’allumeranno più.»

11 ff. 20r-22r

Autore: Anonimo
Titolo: Commento alla canzone Acque infelici del gran pianto mio di Vincenzo da Filicaja
f. 20r. «Spiegazione della Canzone del Signor Senator Vincenzio da Filicaia in lode del Signor Vincenzio Viviani»
f. 20r. inc. «Nella prima strofa. Per esser la perdita di Vincenzio Viviani danno comune, e che il mondo»
f. 22r. expl. «che chiaramente si comprende dagli ultimi versi della precedente strofa»

12 f. 23r

Autore: Anonimo
Titolo: Critica alla canzone Acque infelici del gran pianto mio di Vincenzo da Filicaja
f. 23r. inc. «Per quanto io m’abbia letto nelle vite de’ Santi, non ho mai trovato»
f. 23r. expl. «onde non so se fosse più a proposito il dire “e sì [di] voi far mostra”»

13 f. 24r

Autore: Federigo de’ Ricci
Titolo: Convocazione della Generale Adunanza dell'Accademia, 15 Novembre 1696
f. 24r. inc. «Nobilissimi, e virtuosi Accademici. Avendo noi mira particulare al mantenimento,e avanzamento»
f. 24r. expl. «alla nostra patria, alla nostra Accademia recheranno eterna rinomanza»
f. 24r. Data: «Data in Firenze nella nostra solita residenza in via dello Studio il dì 15 novembre 1696»
f. 24r. Firma: «L’Innominato Fiderigo de’ Ricci Arciconsolo»

Unità: 3

Datazione: sec. XVII ex. - XVIII in.
Origine: Firenze
Numerazione, fascicolazione e disposizione del testo: Cartulazione recente a lapis nell’angolo superiore destro.
Fasc. 1(22).
Mm. 301 × 206 (f. 33r).
Scrittura e mani: Una mano, di Alamanno Salviati.
Lingua: italiano

14 ff. 28v-40v

Autore: Alamanno Salviati
Titolo: Omelie
f. 28v. inc. «È la vita umana, come ognuno di noi purtroppo sa, un campo di battaglie, dove di continuo combatter si dee»
f. 40v. expl. «con cholui uniti per [...] di tacere giammai di buona voglia vi lascio, etc.»

Storia: Il manoscritto, che giustappone una raccolta di testi riguardanti le attività dell’Accademia della Crusca a un Quaresimale di Alamanno Salviati, dev’essere verosimilmente stato messo insieme dal Salviati stesso, primo possessore dell’esemplare.
Possessori: Alamanno Salviati (1669-1733); acquistato a Roma nel 1804 da Giuseppe Bossi (1777-1815, nota a f. 16r: «Roma 1804. Giuseppe Bossi»), alla cui biblioteca pergono probabilmente le segnature «N° 22» che si legge a f. IIr e «N° 21» nell’angolo inferiore destro di f. 8v; Guglielmo Libri (1802-1869); acquistato dall’Accademia della Crusca all’asta libraria Franchi & C. di Firenze nel 1885 (cfr. ms. 79).
Ulteriori Indicazioni: Il ms. si compone di 3 sezioni: I (ff. 1-8), II (ff. 9-24), III (ff. 25-46).