Numerazione, fascicolazione e disposizione del testo: ff. II, 90, I’; bianchi i ff. 1v, 5v-6r, 7v, 8v, 21v, 23v, 31v, 34v, 36v, il verso dei fogli da 38 a 57, 61v-63v, 64v, 78r, 80v, 90rv. Cartulazione coeva al testo nell’angolo superiore destro.
Fasc.: 1 f. (f. 1), 1(4) (ff. 2-5), 1 f. (f. 6), 2(12+2) (ff. 7-20), 1 f. (f. 21), 3(12), (ff. 22-33), 4-6(8) (ff. 34-57), 7(6) (ff. 58-63), 8(2) (ff. 64-65), 1 f. (f. 66), 9(14) (ff. 67-80), 10(10) (ff. 81-90). Il fasc. 2 è un sesterno (ff. 7-16 e 19-20) con un bifoglio (ff. 17-18) inserito fra il decimo e l’undicesimo foglio; il fasc. 9 è un fascicolo di quattordici fogli composto da tre bifogli (ff. 67-69 e 78-80) che racchiudono giustapposti due fogli sciolti (ff. 70, 71), un bifoglio (ff. 72-73), un foglio sciolto (f. 74) e un bifoglio con dentro un foglio volante (ff. 75-77 che contiene f. 76). Sporadici richiami nel margine inferiore destro e sinistro, su fogli non finali di fascicolo.
Mm. 272 × 197 (f. 35r), con lievi oscillazioni di dimensioni fra i vari fascicoli.
Decorazione:
Scrittura e mani: Quattro mani: mano A, autografa di Jean Chapelain (f. 1r), mano B (ff. 2r-5r), mano C (ff.7r-20v), mano D, di Carlo Dati (ff. 21r-89v).
Correzioni e aggiunte marginali delle stesse mani del testo, più fitte a ff. 63r-79r.
Legatura: Legatura del sec. XVII-XVIII in cartone scoperto con nervi in corda passanti; sul dorso, liscio, sono scritte a penna segnature magliabechiane: «IV. it. Accademia della Crusca», «B», «22».
Scheda redatta da: Tommaso Salvatore
Autore: Giovanni Capellano (Jean Chapelain)
Titolo: Risposta del Signor Capellano a’ Signori Accademici della Crusca
f. 1r. inc. «Illustrissimi ed Eccellentissimi Signori miei Osservandissimi, la lite nata a’ mesi addietro fra ’l Signor Menagio e me»
f. 1r. expl. «che neanche col pensiero si possa più né accrescere né innalzare»
f. 1r. Data: «Parigi il 10 Novembre 1654»
f. 1r. Firma: «Delle Signorie Vostre Illustrissime ed Eccellentissime Umillimo ed Ubbligatissimo Servitore Chapelain»
Autore: Giovanni Capellano (Jean Chapelain)
Titolo: Memoriale del Signor Giovanni Capellano agl’Illustrissimi Signori, i Signori Accademici della Crusca
f. 2r. inc. «Agl’Illustrissimi Signori ed Eccellentissimi Signori Accademici della Crusca. S’è mosso una lite grammaticale fra due letterati francesi»
f. 5r. expl. «che non si lasci svolgere, e che non ne rimanga convinto e persuaso»
f. 7r. «Lettere passate fra ’ Signori Giovanni Capellano ed Egidio Menagio di Francia e i Signori Accademici della Crusca di Firenze sopra la vera intelligenza d’un verso del Petrarca»
Autore: Giovanni Capellano (Jean Chapelain)
Titolo: Memoriale del Signor Giovanni Capellano agl’Illustrissimi Signori, i Signori Accademici della Crusca
f. 8r. «Lettera del Signore Giovanni Capellano. Signori Accademi[ci] della Crusca»
f. 9r. inc. «All’Illustrissimi ed Eccellentissimi Signori Accademici della Crusca. S’è mosso una lite grammaticale fra due letterati francesi»
f. 13v. expl. «che nn si lasci svolgere e che non ne rimanga convinto, e persuaso»
Autore: Giovanni Capellano (Jean Chapelain)
Titolo: Giunta del Signor Capellano al suo Memoriale
f. 14r. «Giunta al Memoriale la quale, essendo capitata per via di Roma alle mani dello Smarrito Accademico della Crusca e Vice Segretario, né essendo stata mandata all’Accademia dal Signore Capellano, benché non si habbia per opera di esso, si registra in questo luogo come attenente all’istessa quistione»
f. 14r. inc. «Dopo scritta e mandata la supplica (...), il secondo contendente, non havendo più l’animo»
f. 15v. expl. «che malamente potrà nessuno intendere allontanarsi dal suo parere»
Autore: Egidio Menagio (Gilles Ménage)
Titolo: Lettera d’Egidio Menagio agl’Illustrissimi Signori, i Signori Accademici della Crusca
f. 16r. «Lettera del Signore Egidio Menagio»
f. 16r. inc. «Illustrissimi et Eccellentissimi Signori. Io, non so come, son stato così temerario di entrare in steccato col Signor Capellano»
f. 20v. expl. «de’ suoi commentatori e per fine le prego ogni maggior agumento di felicità.»
f. 20v. Data: «Di Parigi, li 29 Giugno 1654»
f. 20v. Firma: «Delle Signorie Illustrissime et Eccellentissime Humilissimo e Devotissimo Servitore Egidio Menagio»
Titolo: Lettera dell’Accademia della Crusca ai Signori Egidio Menagio e Giovanni Capellano (I)
f. 21r. «Risposta prima degli Accademici della Crusca a’ Signori Egidio Menagio, e Giovanni Capellano»
f. 22r. inc. «Illustrissimi Signori. Non si potrebbe così agevolmente spiegare il grande applauso»
f. 22v. expl. «alquanto più di lunghezza di tempo: con che le desideriamo ogni maggiore prosperità.»
f. 22v. Data: «Di Firenze il dì 22 d’Agosto 1654»
f. 22v. Firma: «Di Vostre Signorie Illustrissime Affezionatissimi ed Obbligatissimi l’Arciconsolo e Accademici della Crusca»
Titolo: Lettera dell’Accademia della Crusca ai Signori Egidio Menagio e Giovanni Capellano (II)
f. 23r. «Risposta seconda degli Accademici della Crusca a’ Signori Menagio, e Capellano»
f. 24r. inc. «Illustrissimi Signori. Qualunque litigio, che nasca fra letterati amatori del vero»
f. 31r. expl. «e da poterne sperare continuatamente benigne grazie, e segnalati favori»
f. 31r. Data: «Di Firenze il dì 10 di Ottobre 1654»
f. 31r. Firma: «Delle Signorie Vostre Illustrissime Affezionatissime ed Obbligatissimi l’Arciconsolo e gli Accademici della Crusca. Lo Smarrito Vicesegretario»
Autore: Egidio Menagio (Gilles Ménage)
Titolo: Risposta del Signor Menagio a’ Signori Accademici della Crusca
f. 32r. «Risposta del Signor Menagio agli Accademici della Crusca»
f. 32r. inc. «Illustrissimi et Eccellentissimi Signori. Come che a ciascuno soglia piacere la vittoria»
f. 32v. expl. «quella riverenza che si conviene alla grandezza de’ nomi, e meriti loro le bacio le mani»
f. 32v. Data: «Di Parigi li 13 Novembre 1654»
f. 32v. Firma: «Delle Signorie Loro Illustrissime et Eccellentissime Humilissimo e Devotissimo Servitore Egidio Menagio»
Autore: Giovanni Capellano (Jean Chapelain)
Titolo: Risposta del Signor Capellano a’ Signori Accademici della Crusca
f. 33r. inc. «Illustrissimi ed Eccellentissimi Signori Miei Osservandissimi. La lite nata quei mesi addietro fra ’l Signor Menagio, e me»
f. 33v. expl. «e tanto piena, che neanche col pensiero si possa più né accrescere, né innalzare»
f. 33v. Data: «Parigi il 10 Novembre 1654»
f. 33v. Firma: «Delle Signorie Vostre Illustrissime ed Eccellentissime Humillimo ed Ubbligatissimo Servitore Chapelain»
Titolo: Lettera dell’Accademia della Crusca al Signor Egidio Menagio
(interrotto)
f. 34r. «Risposta, e Censura dell’Accademia al Signor Menagio»
f. 35r. inc. «Illustrissimo Signore. Le Annotazioni di Vostra Signoria sopra l’Aminta del Tasso»
f. 57r. expl. «perché alla Tavola nelle voci “superlativi”, e “toscani” ella abbia»
Autore: Anonimo (Carlo Dati ?); Torquato Tasso
Titolo: Annotazioni a Torquato Tasso, Gerusalemme liberata, Canto XVI
f. 58r. «Canto XVI»
f. 58r. inc. «Strofa 1 verso 2. “Grembo di lui ch’è quasi centro al giro”. Perché non farlo per appunto»
f. 61r. expl. «Strofa 48. [...] una domanda piccola anche fra ’ nemici, è una trasposizione durissima»
Titolo: Lettera dell’Accademia della Crusca a Leopoldo de’ Medici sui dialoghi di Giovanni Delfino
(abbozzi)
Titolo: Lettera dell’Accademia della Crusca al Signor Egidio Menagio
(minuta)
Titolo: Lettera dell’Accademia della Crusca a Adriano Puliti
f. 81r. «Risposta dell’Accademia della Crusca a Adriano Puliti»
f 81r. inc. «Dal Signor Cavalier Sacchetti nostro Accademico ci fu presentata una lettera»
f. 84v. expl. «allo stile tenuto sempre da essa con tutti i nobili letterati. E le baciamo le mani.»
Titolo: Lettera dell’Accademia della Crusca a Battista Guarini
f. 85r. «Risposta al Guarini»
f. 85r. inc. «La nuova testimonianza fattaci dalla gratissima lettera di Vostra Signoria del buono animo»
f. 85v. expl. «eziandio all’accrescimento, con che le baciamo le mani, e le preghiamo da Dio ogni contento»
f. 85v. Data: «Di Firenze. A dì 3 ottobre 1609»
Titolo: Lettera dell’Accademia della Crusca a Francesco Maria II Della Rovere
f. 86r. «Al Serenissimo Duca d’Urbino»
f. 86r. inc. «La devozione, e riverenza nostra in verso di Vostra Altezza ci tiene in continua voglia»
f. 86r. expl. «d’impiegarci per suo servigio, e facendo a Vostra Altezza umilissima reverenza le preghiamo da Dio suprema felicità»
Autore: Francesco Maria Bourbon del Monte
Titolo: Lettera all’Accademia della Crusca
f. 86v. «Risposta all’Accademia per l’Orazione del Rimenato»
f.86v. inc. «Molto Illustri Signori. Molte sono le cagioni per le quali mi è stata gratissima l’orazione»
f.86v. expl. «e mi offero loro in ogni occasione, che il Signore Dio le prosperi»
f.86v. Data: «Di Roma alli 22 di Agosto 1609»
f.86v. Firma: «Di Vostre Signorie Molto Illustri con afetto (?) amorosissimo Il Cardinal del Monte»
Autore: Ottavio II Thiene; Ercole Romei
Titolo: Lettera all’Accademia della Crusca
f. 87r. inc. «Illustrissimi Signori. Il Serenissimo don Ferdinando Medici Gran Duca di gloriosa memoria è stato così altamente»
f. 87r. expl. «E qui, facendo loro riverenza, preghiamo da nostro Signore il colmo di vera felicità»
f. 87r. Data: «Di Ferrara il dì 30 d’Agosto 1609»
f. 87r. Firma: «Delle Signorie Vostre Illustrissime Vostri Affezionatissimi il Principe, e Maestrato degl’Intrepidi. E suo Ercole Romei Segretario»
Autore: Giovanni Battista Pinelli
Titolo: Lettera all’Accademia della Crusca
f. 87v. inc. «Illustrissimi Signori. Ho avuta, letta, e gustata infinitamente l’Orazione del Rimenato»
f. 87v. expl. «a porre in opra, e desiando loro ogni accrescimento maggiore di fama. Finisco»
f. 87v. Data: «Di Genova il dì 21 Agosto 1609»
f. 87v. Firma: «Giovanni Battista Pinelli il Veccioso»
Autore: Alessandro Tassoni
Titolo: Lettera all’Accademia della Crusca
f. 88r. inc. «Illustrissimi Signori Miei Osservandissimi. Ieri ebbi l’Orazione delle lodi del Gran Duca Ferdinando»
f. 88r. expl. «né più obbligato per debito; e nostro Signore Dio conceda loro ogni augumento di fortuna, e di gloria»
f. 88r. Data: «Di Roma alli 28 d’Agosto 1609»
f. 88r. Firma: «Delle Signorie Vostre Illustrissime Divotissimo Servitore Alessandro Tassoni il Brullo»
Autore: Battista Guarini
Titolo: Lettera all’Accademia della Crusca
f. 88v. inc. «Illustrissimi Signori Miei Osservandissimi. In qualunque maniera mi fosse pervenuta alle mani l’Orazione»
f. 88v. expl. «alle quali per fine bacio le mani, e prego loro felicissima fine d’ogni loro desiderio»
f. 88v. Data: «Di Ferrara alli 20 d’Agosto 1609»
f. 88v. Firma: «Delle Signorie Vostre Illustrissime Servitore di molta Osservanza Battista Guardino il Vagliato»
Autore: Orlando Pescetti
Titolo: Lettera all’Accademia della Crusca
f. 89r. inc. «Illustrissimi Miei Signori Signori Colendissimi. Da qualunque luogo venuta mi fosse, e di qualunque persona fosse opera l’Orazione»
f. 89v. expl. «che a quelli, che hanno maggior nome di savi pongano avanti il piede, e tolgano il vanto»
f. 89v. Data: «Di Verona a dì 26 d’Agosto 1609»
f. 89v. Firma: «Delle Signorie Vostre Illustrissime Divotissimo Servitore Orlando Pescetti»
Storia: Possessori: Antonio Magliabechi (1633-1714); Biblioteca Magliabechiana di Firenze (sec. XVIII-XIX, con segnatura Magl.iv.22; segnature «Ð 19» e «Ð 22» a f. Ir); incluso fra i materiali restituiti il 23 luglio 1870 dalla Biblioteca Nazionale all’Accademia della Crusca, nonostante il manoscritto, con ogni probabilità, non facesse parte del fondo depositato nel 1783. Altre segnature apposte sul manoscritto: «IV.it.» sul dorso della legatura, a ff. Ir, IIr, 1r; «VIII» depennata e sostituita da «IX» a f. 7r; «VIII» depennata e sostituita da «IX / m. Dat.» a f. 21r, 34r, 81r; «IX / Dat.[...]Cr» a f. 64r.
Bibliografia: Inventari dei manoscritti delle biblioteche d’Italia, 12, Firenze (R. Biblioteca Nazionale Centrale), a cura di Giuseppe Mazzatinti, Fortunato Pintor, Forlì, Bordandini, 1902-1903, p. 117; Alessandro Tassoni, Lettere, a cura di Pietro Puliatti, Roma - Bari, Laterza, 1978, II, p. 341; Severina Parodi, Quattro secoli di Crusca: 1583-1983, Firenze, Accademia della Crusca, 1983, p. 59n.