Numerazione, fascicolazione e disposizione del testo: ff. I, 60 [pp. 120], I’; bianche le pp. 4 e 6. Paginazione coeva al testo nell’angolo superiore esterno fino a p. 118, integrata da mano recente a lapis per le ultime due unità.
Fasc. 1-5(12).
Mm. 170 × 110 (p. 47).
Decorazione: Frontespizio in scrittura distintiva a p. 3.
Scrittura e mani: Una mano idiografa, di copista, con firma autografa di Francesco Mucci a p. 2.
Annotazioni marginali scritte trasversalmente, della stessa mano del testo.
Legatura: Legatura coeva al testo in tela su quadranti in cartone: fregio centrale impresso a secco sul piatto anteriore.
Scheda redatta da: Tommaso Salvatore
Autore: Francesco Mucci
Titolo: Lettera in versi all’Accademia della Crusca
p. 1. «Agl’illustrissimi del Corpo letterario dell’Accademia della Crusca. Firenze»
p. 1. inc. «Mi permetto – per l’opportunità d’istante»
p. 2. expl. «fra miseria e strage di guerra è il punto l’arra!»
p. 2. Firma: «Delle Signorie Loro Servo devotissimo con l’espressione d’umile rispetto Francesco Mucci»
p. 2. Data: «Rue d’Alesia n° 29 XIV Arrondissement. Parigi Febbraio 1915»
Autore: Francesco Mucci
Titolo: “Via crucis” d’Albafera
(esergo a p. 5)
p. 3. «Francesco Mucci / “Via crucis” d’Albafera (Poemetto in prosodia rimata). / Parigi 1915»
p. 7. «Calvario in note di semplicità (Sotto una leggenda di Storiette d’Abruzzo) La miseria!»
p. 7. inc. «È ver che l’epidemia non s’azzecca»
p. 118. expl. «S’avrebbe ogni prete di chiodi un serto. / Fine»
Storia: Donato dall’autore all’Accademia della Crusca in febbraio 1915, come risulta dalla lettera di dono a pp. 1-2.
Segnatura precedente: Libri rari 2/57.
Bibliografia: