Numerazione, fascicolazione e disposizione del testo: ff. I, 201 [ma num. 1’-3’, 1-197], I’; bianchi i ff. 1’v-3’r, 7bisrv, 195v-197v. Cartulazione coeva al testo al centro del margine superiore, abbassata di tre unità dal principio perché non computa i tre fogli iniziali prima del testo (ff. 1’-3’), e di quattro unità da f. 8 perché non numera un foglio bianco fra f. 7 e f. 8 (f. 7bis).
Fasc. 1(8+1), 2(2), 3-21(10); Al fasc. 1 (ff. 1’-2’, 1-6) è aggiunto un foglio (f. 3’) fra la seconda e la terza carta. Numerazione dei fascicoli nell’angolo superiore sinistro del primo foglio, abbassata di un’unità perché non computa il bifoglio che qui è chiamato fasc. 2.
Mm. 320 × 214 (f. 69r).
Decorazione: Frontespizio con titolo in scrittura distintiva a f. 1’r con titolo «Anonimo / Rinaldino / romanzo cavalleresco / in prosa»; f. 3’, aggiunto alla fascicolazione, reca sul verso una riproduzione fotografica di un campione di scrittura dell’antigrafo Magl. XXIV.147.
Scrittura e mani: Una mano, di Bonafede Papi, che si sottoscrive a f. 195r: «Finito da trascrivere questo dì 15 Dicembre 1852 da me Bonafede Papi Custode nalla pubblica Biblioteca Magliabechiana di Firenze»
Legatura: Legatura del sec. XIX in quarto di tela verde su piatti in cartone scoperto: sul piatto anteriore è incollato un frammento a stampa con breve descrizione dell’esemplare, probabilmente scheda di catalogo di libreria dell’antiquariato.
Scheda redatta da: Tommaso Salvatore
Autore: Anonimo
Titolo: Storia di Rinaldino da Montalbano
f. 1’r. «Anonimo / Rinaldino / romanzo cavalleresco / in prosa»;
f. 1r. «Qui inchomincia el libro chiamato Rinaldino el quale fu figliuolo di Rinaldo da Monte Albano et nacque da Beatricie sua donna. / E chome Charlo andò all’aquisto della Spagna. Capitolo primo»
f. 1r. inc. «È per chagione che molte historie antiche e moderne sono state iscripte e dichiarate»
f. 195r. expl. «a fare penitenzia de’ suoi pecchati in quelle parti dove andrò Rinaldo suo padre»
Storia: Esemplato sul ms. Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. XXIV.147, fu probabilmente commissionato al copista Bonafede Papi da Carlo Minutoli: il filologo lucchese, infatti, possedette il presente manoscritto, come informa la scheda di catalogo incollata sulla coperta, e dovette servirsene per l’edizione del Rinaldino da lui curata. In essa, tuttavia, questa copia non risulta mai menzionata, e il lavoro si dichiara condotto direttamente sull’antigrafo magliabechiano.
Possessori: Carlo Minutoli (1802-1878); già in Accademia della Crusca nel 1886, presumibilmente acquistato sul mercato antiquario (scheda di catalogo applicata alla coperta).
Segnatura precedente: Libri rari 4/29.
Bibliografia: