Numerazione, fascicolazione e disposizione del testo: ff. I, 73, I’; bianchi i ff. 1v, 52v-53v e 73v. Cartulazione recente a lapis nell’angolo inferiore destro; presente paginazione a penna coeva al testo nell’angolo superiore esterno che computa indipendentemente le due sezioni: da f. 2r a f. 52r (numm. 5-105), e da f. 54r a f. 73r (numm. 1-39).
Fasc. 1(10-1), 2-5(10), 6(4), 7-8(10): il fasc. 1 è un quinterno privo del primo foglio, bianco; richiami orizzontali nel margine inferiore destro di ogni facciata. La seconda sezione, fascc. 7-8, è stata scritta anteriormente alla prima, fascc. 1-6, come risulta dalle datazioni apposte.
Mm. 160 × 110 (f. 32r).
Decorazione:
Scrittura e mani: Una mano, che si sottoscrive tre volte nel corso del volume, e il cui nome è stato tutte e tre le volte obliterato: f. 1r, «Cominciato a scrivere da me [...] questo dì 20 Agosto 1817. Ad maiorem Dei gloriam Fe. In.»; f. 52r, «Finito di scrivere questo d[ì] 13 Ottobre 1817 in Lunedì. Da [...]. Ad maiorem dei Gloriam fe. fi.»; f. 73r, «Scritta da me [...] questo dì 18 Agosto 1817, e cominciata ai dì 6 Agosto 1817. Ad maiorem Dei Gloriam Amen».
Correzioni marginali a lapis di mano del sec. XX, concentrate a ff. 1r, 2r-3r, 52r, 54r.
Legatura: Legatura coeva al testo in quarto di pergamena con quadranti di cartone coperti di carta marmorizzata; sul dorso a inchiostro è il titolo «Boccacci il Corbaccio e l’Epistola al Rossi. M.S.».
Scheda redatta da: Tommaso Salvatore
Autore: Giovanni Boccaccio
Titolo: Corbaccio
f. 1r. «Laberinto d’Amore di Messer Giovanni Boccaccio, altrimenti il Corbaccio. Tratto dall’Edizione Giuntiniana del 1525 e riscontrata (sic) con due ottimi testi a penna»
f. 2r. «Invettiva di Messer Giovanni Boccaccio contra una malvagia donna, detto Laberinto d’Amore, et altrimenti il Corbaccio»
f. 2r. inc. «Qualunque persona tacendo i beneficii ricevuti nasconde»
f. 52r. expl. «tosto, a pugnerla, non temendo, le si farà incontro»
f. 52r. «Finito il libro detto il Laberinto d’Amore composto per messer Giovanni Boccaccio poeta fiorentino»
Autore: Giovanni Boccaccio
Titolo: Consolatoria a Pino de’ Rossi
f. 54r. «Epistola confortatoria di Messer Giovanni Boccaccio mandata a Messer Pino de’ Rossi»
f. 54r. inc. «Io estimo messer Pino, che sia non solamente utile, ma necessario l’aspettare»
f. 73r. expl. «Et sanza più dire priego Idio che consoli voi, et loro»
f. 73r. «Il fine dell’Epistola di Messer Giovanni Boccaccio a Pino de’ Rossi»
Storia: Il titolo a f. 1r dichiara il testo copiato dall’edizione Laberinto d’amore di m. Giovanni Boccaccio con una epistola a messer Pino de Rossi confortatoria del medesimo autore, Firenze, Giunti, 1525, collazionata con due imprecisati esemplari manoscritti.
Già in Accademia della Crusca negli anni Venti del Novecento, per provenienza ignota.
Segnatura precedente: Libri rari 2/4
Bibliografia: Vittore Branca, Tradizione delle opere di Giovanni Boccaccio, 1, Un primo elenco dei codici e tre studi, Roma, Edizioni di storia e letteratura, 1958, p. 24 e p. 47.