Numerazione, fascicolazione e disposizione del testo: ff. I, 96, I’, due carte volanti allegate al codice; bianchi i ff. 39r-96v. Cartulazione recente a lapis nell’angolo superiore destro per i soli ff. 1-38, non numerati i ff. bianchi 39-96 e le due carte volanti allegate.
Fasc. 1-6(16); richiami assenti; in-4°.
Mm. 234 × 174 (f. 33r). Specchio rigato assente, scrittura a piena pagina con numero di righe variabile.
Scrittura e mani: Più mani.
Legatura: Legatura archivistica ‘a busta’ coeva al testo (sec. XVIII) in pergamena su cartone; due legacci in pelle allumata sulla ribalta e al centro del piatto anteriore. Sul piatto anteriore in scrittura libraria il titolo «Libro di Ricevute di Andrea del
Scheda redatta da: Tommaso Salvatore
Autore: Andrea di Ottavio Baldesi della Vigna
Titolo: Libro di ricevute
f. 1r. «Iesus Maria. Anno 1723. Questo libro è di Andrea del già Ottavio Baldesi della Vignia, quale deve servire per denotarci tutte le ricevute de’ suoi pagamenti che alla giornata saranno fatte da diverse persone, e tutto segua a gloria del nostro Signore Giesù Cristo e della Santissima Vergine sua madre e di tutta la celestiale corte del Paradiso. Amen»
Storia: Raccoglie ricevute dei pagamenti effettuati da Andrea di Ottavio Baldesi della Vigna dal 6 Dicembre 1723 al 25 Novembre 1735. Documentazione riconducibile allo stesso titolare si trova anche in Fiesole, Archivio Storico Comunale, Atti di Compagnie Religiose Soppresse, Compagnia di San Lorenzo e Santa Cecilia nei chiostri di S. Maria Novella, 746-748 (733-735, «Libro di compre e vendite di Andrea del già Ottavio Baldesi, A, B, C»); 749-751 (736-738, «Libro di debitori e creditori di Andrea del già Ottavio Baldesi, A, B, C»); 752 (739, «Entrata e uscita di Andrea del già Ottavio Baldesi da tenersi per la villa di S. Domenico di Fiesole in luogo detto Camerata»). È perciò presumibile che da passate dispersioni del fondo Compagnia di San Lorenzo possa provenire anche il presente registro.
Possessori: Andrea di Ottavio Baldesi della Vigna (sec. XVIII prima metà). Sono ignoti data e provenienza dell’acquisizione da parte di Arrigo Castellani. Sul rimbocco della coperta nel contropiatto anteriore è annotata una cifra, «25.000», verosimilmente somma occorsa per l’acquisto del pezzo. Donato dagli eredi Castellani all’Accademia della Crusca il 20 maggio 2016.
Segnatura Castellani: Mss. 18.